La Liguria tra le regioni dove maggiore è il peso dei tributi locali sul pil

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15/01/2011

Il presidente di Confatigianato Liguria Grasso: “L'Irap è il 63,2% del prelievo totale a cui sono sottoposte le micro imprese”

Il prelievo fiscale dei tributi locali costituisce il 3,65% del pil regionale ligure. Tra il 2008 e il 2009 il gettito proveniente da Irap, Ici, Addizionale regionale e Irpef  è stato di 1.597 milioni di euro.

Secondo l'indagine dell'ufficio studi di Confartigianato (elaborata su dati Copaff e Istat relativi al 2009), nonostante l’incidenza sul pil della Liguria sia rimasta sotto la media nazionale (3,76%) la regione si è piazzata al 5°posto in Italia, dietro a Lazio, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.

Benché la Liguria sia ben lontana dal prelievo fiscale di regioni come la Lombardia (al 3° posto con 12.622 milioni di euro), i tributi locali costituiscono una voce importante per il pil regionale. Ma quando pesano sulle casse delle imprese? «Esaminando il prelievo per una micro impresa-tipo − spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria composta da due lavoratori indipendenti e tre dipendenti, proprietaria di un immobile produttivo, l'aliquota media effettiva di Irap pagata in Liguria è del 4,17% all'ottavo posto nella classifica nazionale. L'Irap è l'imposta locale che pesa di più sulle  imprese artigiane e costituisce il 63,2% del totale del prelievo a cui è sottoposta ogni azienda».

Analizzando, a livello provinciale, il peso della fiscalità locale su una micro impresa tipo, le province liguri si piazzano a metà classifica. Imperia è la provincia, tra le quattro, ad avere una minore fiscalità: un'impresa imperiese paga in media 11.851 euro all'anno (7.358 solo di Irap). A Savona una micro impresa artigiana versa all'anno 11.972 euro, 2 euro in più alla Spezia (11.974) e a Genova 12.095 euro.

Nel quadro nazionale, Bolzano, Trento e Aosta sono le province dove le imprese sono sottoposte alla minore fiscalità locale pagando dai 9.938 ai 10.026 euro all'anno. Al contrario, a Teramo, Napoli e Pescara gli artigiani pagano dai 13.820 ai 13.732 euro all'anno per Irap, Ici e Addizionali locali.

La pressione fiscale locale è un sesto della pressione fiscale complessiva e nel 2010 ha costituito il 6% del pil nazionale. Nell'ultima Finanziaria è prevista per il 2011 una diminuzione dello 0,4% (dall'attuale 42,8% al 42,4%) e a più ampio raggio, tra il 2009 e il 2013, una riduzione dello 0,8%. A livello nazionale il gettito derivante dai quattro principali tributi locali ammonta a 58.011 milioni di euro.