Proposta di legge bipartisan in Regione

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11/03/2011

Per Grasso, presidente di Confartigianato Liguria: "Finalmente la micro e piccola impresa al centro delle politiche di sviluppo regionali"

«Con la proposta di legge bipartisan presentata oggi è stato fatto un passo storico verso il riconoscimento del ruolo della micro e piccola impresa in Liguria, che viene finalmente messa al centro delle politiche di sviluppo regionali. Ringraziamo, pertanto, i due consiglieri che hanno prontamente raccolto una esigenza di tutto il sistema produttivo e siamo convinti che altri consiglieri condivideranno questi principi e sottoscriveranno la proposta di legge, che assume un particolare significato soprattutto in questo momento di crisi». Così commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria, la proposta di legge, presentata in consiglio regionale da Michele Boffa (Partito Democratico) e Gino Garibaldi (Popolo della Libertà) che ha come oggetto "Norme a tutela delle micro e piccole imprese liguri" e si prefigge di recepire la direttiva con cui l’Italia ha attuato la Comunicazione della Commissione Ue del 25 giugno 2008 “Pensare anzitutto in piccolo” - Uno “Small business act” per l’Europa [COM(2008)394].

«Il recepimento a livello regionale dello Sba - spiega Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria - è indispensabile dato il diverso grado di sviluppo delle regioni italiane e le nostre peculiarità in termini di modello di sviluppo, diffusione e organizzazione di impresa sul territorio. Nel documento che abbiamo presentato ai candidati alle Regionali 2010 “Costruiamo insieme lo sviluppo della Regione - Le 10 proposte di Confartigianato Liguria”, abbiamo chiesto al primo punto proprio l’attuazione dello Sba regionale, come primo passo che sintetizza le priorità da affrontare in Liguria per lo sviluppo della piccola imprenditoria e dell'artigianato».

La proposta di legge si rivolge alle micro e piccole imprese liguri, articolandosi in dieci obiettivi, che vanno dalla semplificazione amministrativa per l’avvio dell’attività d’impresa all'agevolazione dell'imprenditorialità e l'accesso al credito, alla facilitazione nella partecipazione agli appalti pubblici, all'incentivo dell'innovazione, alla promozione della green economy come opportunità di business fino all'internazionalizzazione e alle offerte del mercato unico. [...]

Ma quali saranno gli effetti concreti dello Sba sulla vita delle pmi? Per esempio, un'impresa edile che decida di partecipare ad appalti pubblici non dovrà più provvedere alla presentazione del Durc (Documento unico di regolarità contributiva), che invece sarà acquisito d'ufficio dalle Pa, attraverso gli strumenti informatici a disposizione, direttamente dagli istituti e dagli enti abilitati al rilascio. Così facendo, si abbattono i tempi e gli oneri a carico delle micro e piccole imprese che spesso rinunciano a partecipare a una gara d'appalto a causa delle lungaggini burocratiche.

Disponibile qui sotto il testo completo del comunicato stampa