Sofferenze, in Liguria pesano per il 14,1% sugli impieghi

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30/01/2016

 Liguria: quarta miglior performance nazionale per bassa percentuale di sofferenze. In Italia oltre il 70% delle sofferenze si concentra sopra i 500 mila euro. Grasso (Confartigianato): «Sfatato il mito che le microimprese liguri siano maggiormente rischiose: addirittura le imprese garantite dal nostro confidi Confart hanno un tasso di sofferenza intorno al 10%. Proponiamo al sistema bancario di valutare insieme la solidità delle imprese e utilizzare i contributi della Regione Liguria in partenza lunedì»

 

In Liguria le sofferenze bancarie delle imprese* (2,7 miliardi di euro) pesano per il 14,1% sugli impieghi totali (oltre 19,4 miliardi di euro). Si tratta di una delle minori percentuali rilevate in Italia: il rapporto medio nazionale si attesta sul 16,7% (con sofferenze che ammontano a 149 miliardi di euro). Secondo gli ultimi dati Banca d’Italia e Istat (terzo trimestre 2015) diffusi dall’Ufficio studi di Confartigianato, la nostra regione si posiziona al 17esimo posto davanti a Lombardia (in cui il peso delle sofferenze è del 13%), Trentino Alto Adige (8,8%) e Valle d’Aosta (8,4%). L’incidenza delle sofferenze sul Pil ligure è invece pari al 6%: un valore più basso si registra solo in Valle d’Aosta (2,9%).

Leggendo i dati per classe di grandezza della sofferenza, al terzo trimestre 2015 il 70,3% delle sofferenze nette si concentra sopra i 500 mila euro, e si riferisce al 4,7% degli affidati, con un valore medio di 2,2 milioni di euro. Valore compatibile con il taglio del finanziamento a medie e grandi imprese. Sotto questa soglia troviamo il 95,3% degli affidati in sofferenza che rappresentano solo il 29,7% dell’importo, con un valore medio di 46 mila euro. Nell’ultimo anno si evidenzia che la crescita delle sofferenze è quasi interamente concentrata (per il 91,8%) negli importi superiori a 500 mila euro.

«I dati analizzati – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – dimostrano in modo chiaro la necessità di sfatare il mito che porta a considerare le microimprese tra quelle più rischiose: addirittura le imprese assistite dalla garanzia del nostro confidi Confart generano sofferenze intorno al 10%. Tutto questo ci porta a proporre al sistema bancario ligure una forte sinergia e collaborazione nell’istruttoria propedeutica alla concessione dei finanziamenti per meglio valutare la solidità delle imprese, cogliendo anche l’occasione dei contributi della Regione Liguria sul credito agevolato e garantito in partenza lunedì».

Osservando le dinamiche provinciali, il peso maggiore delle sofferenze (556 milioni) sui finanziamenti bancari (2,4 miliardi) è rilevato alla Spezia, dove si supera di poco la percentuale del 23%. Valore che avvicina la provincia del Levante ligure ai livelli del Sud Italia (22,9%). Segue Imperia, con un’incidenza tra sofferenze (266 milioni) e finanziamenti concessi (quasi 1,7 miliardi) pari al 15,7%. A Savona il peso scende al 14,3%: le sofferenze delle imprese ammontano a 504 milioni, mentre gli impieghi superano di poco i 3,5 miliardi di euro. Infine, le sofferenze delle imprese genovesi, pari a 1,4 miliardi circa, incidono per il 12% sugli impieghi (11,8 miliardi).   

 

* società non finanziarie e famiglie produttrici

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