Domani scade il pagamento del saldo di Imu e Tasi

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15/12/2016

L'Area Fiscale Confartigianato ricorda che scade domani 16 dicembre il termine per pagare il saldo di Imu e Tasi, appuntamento con i tributi comunali sugli immobili. Il calcolo del saldo è più semplice perché in sede di acconto erano già note le aliquote 2016, considerata la scadenza al 30 aprile per l’adozione delle delibere comunali: l’importo del saldo dovrebbe quindi essere la metà dell’importo annuale. L'Area Fiscale di Confartigianato procede con la verifica delle aliquote comunali attraverso il portale del Dipartimento delle finanze, nel quale sono confluite tutte le delibere che dovevano essere trasmesse entro il termine perentorio del 14 ottobre 2016.

L’abitazione principale
Si ricorda l’esonero Tasi delle abitazioni principali, comprese quelle degli inquilini, ad eccezione delle categorie di lusso (A/1, A/8 e A/9) che continueranno a pagare. Altra novità in ordine alla Tasi riguarda il nuovo regime di favore previsto per i fabbricati “merce”, consistente nell’applicazione di un’aliquota ridotta pari all’1 per mille con possibilità di arrivare fino al 2,5 per mille o di azzerarla del tutto. Si segnala la riduzione del 50% per i comodati, che rende inefficaci le eventuali assimilazioni disposte in precedenza dai comuni. Altre novità Imu-Tasi è la riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato (si paga quindi il 75%), dal nuovo regime di calcolo della rendita catastale per i fabbricati produttivi con macchinari “imbullonati”. Relativamente all’Imu è cambiato ancora una volta il regime impositivo dei terreni agricoli, con un ritorno al passato costituito dall’applicazione della circolare 9/1993 per l’individuazione dei terreni montani da esonerare. Sono inoltre esenti i terreni posseduti e condotti da Cd e Iap, indipendentemente dalla loro ubicazione, nonché i terreni ubicati sulle isole minori e quelli a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

Il calcolo
La procedura di calcolo e di versamento resta invece identica. Si parte sempre dalla base imponibile, costituita per i fabbricati dalla rendita catastale, rivalutata del 5% e moltiplicata per gli appositi coefficienti (160 per le abitazioni, 140 per i laboratori, 65 per gli opifici, 55 per i negozi, eccetera). Sul valore così ottenuto si applicano le aliquote Imu e Tasi determinate dal Comune. Va detratto l’importo già versato in acconto a giugno di quest’anno, che nella maggior parte dei casi dovrebbe corrispondere alla metà di quanto dovuto. In caso di comproprietà l’imposta va versata da ciascun contitolare in base alle quote di possesso. Va posta attenzione ai casi di possesso iniziati o cessati in corso d’anno, che vanno conteggiati applicando la regola dei 15 giorni equivalenti ad un mese. Il pagamento va comunque effettuato tramite il modello F24 o l’apposito bollettino postale centralizzato (conto corrente unico nazionale), quest’ultimo utilizzabile solo se si tratta di immobili situati nello stesso comune.

Per ulteriore informazione è possibile contattare l'Area Fiscale di Confartigianato, tel. 0187286630-11.

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