Le guide turistiche spezzine hanno protestato a Montecitorio per la tutela della professione e del patrimonio culturale italiano

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16/03/2017

Le guide turistiche spezzine si sono mobilitate per la tutela della propria professione e del patrimonio culturale italiano, messi a rischio da atti legislativi errati e da sentenze di tribunali amministrativi. “Manca una legge di riordino sulla professione – spiega Antonella Mariotti, Presidente della Coop. Arte Natura e rappresentante di Confartigianato Turismo - ciò determina un grave vuoto che porterà alla concorrenza sleale in campo lavorativo e sociale, con un abbassamento della qualità delle prestazioni e dei compensi. Rischiamo la diminuzione del lavoro per le guide, calo di introiti per le loro famiglie, aumento dell’abusivismo e una considerevole diminuzione del gettito fiscale per le casse dello Stato”. Solo alla Spezia le guide turistiche sono una ottantina. “Le guide turistiche nel nostro paese hanno un'elevata competenza data, oltre che dallo studio e dal continuo aggiornamento, anche da esami rigorosi provinciali e regionali di abilitazione alla professione. Visto l'immenso patrimonio storico, culturale, archeologico, museale, architettonico e paesaggistico la “guida nazionale”, così come concepita dalla Legge 97/2013 non può essere per noi una soluzione condivisibile. Non chiediamo chiusura alla concorrenza, anzi, chiediamo solo pari competenze e pari condizioni fiscali per chiunque voglia svolgere questa professione, da qualsiasi paese provenga”. “Ieri abbiamo manifestato a Roma sotto Montecitorio per chiedere con forza una legge di riordino che stabilisca criteri seri e omogenei su tutto il territorio italiano, per garantire la preparazione e la professionalità delle guide. Chiediamo che il Ministero si attivi subito con una norma transitoria che congeli l'art. 3 fino all’emanazione di una nuova legge di riordino. Il vuoto normativo determinerebbe incertezza con conseguenze imprevedibili già durante questa stagione”.

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