Accettate il Consiglio (26) - Una parrucca fa stare meglio, ma non stiamo a pettinare le bambole di Massimiliano Lussana

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Per una volta, parliamo di noi, di Confartigianato Liguria, di Giancarlo Grasso, di Luca Costi, e di tutta la squadra dei presidenti provinciali.

Perchè l'ultima seduta del Consiglio regionale ha regalato pillole di bellezza che rimandano proprio al lavoro di tutta la squadra di Confartigianato.

E ce li vedi tutti, Giancarlo, Luca, Cino Negri, Paolo Figoli, Enrico Meini e anche tutte le ragazze che lavorano in sede e Gianpaolo Badino, che ti aspetti che riordini personalmente le parrucche, con l'attenzione e la passione maniacale per il lavoro che lo contraddistingue sempre, e Marinella che ti immagini come modella per sfilare con tutti i caschetti di ogni colore e foggia.

Ma cosa c'entrano le parrucche con il consiglio regionale?

C'entrano perchè martedì scorso il capogruppo di Fratelli d'Italia Matteo Rosso ha presentato un'interrogazione sul tema "Progetto di estetica oncologica" e l'assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della giunta Sonia Viale ha risposto nel migliore dei modi.

Ottima la domanda e ottima la risposta e Matteo e Sonia, che sono un po' come Sandra e Raimondo, entrambi appassionati del loro lavoro e delle loro attività a favore dei cittadini e della sanità ligure, nell'occasione hanno firmato un kolossal.

Il set è quello di "Casa Toti", il ruolo di quello che dà i calci sotto le coperte e dice "Che barba, che noia" stavolta lo incarna Rosso e, invertendo i ruoli, è Viale a fare Raimondo.

Ma, per l'appunto, la puntata è la più bella di sempre.

Perchè l'assessore, racconta il progetto regionale che parte dalla constatazione sacrosanta che "l'estetica oncologica può essere di grande aiuto alle pazienti oncologiche, in quanto offre trattamenti estetici e di benessere a donne che, a causa della malattia e delle terapie, possono aver sofferto per aspetti psicologici legati ai cambiamenti fisici".

E, all'interno del progetto, fra tutti i passaggi studiati per favorire questo ritrovato benessere, c'è la fornitura di un buono per l'acquisto di una parrucca.

Che è proprio la proposta di Confartigianato Liguria di qualche anno fa, che riuscì a fare breccia anche nella precedente giunta regionale, con una spiegazione alta e nobile, forte di pareri medici autorevolissimi: "La parrucca per i pazienti oncologici non è un vezzo, ma un supporto reale".

E vedere che oggi, a distanza di anni, quel progetto è un punto di (giusto) orgoglio anche da parte di Sonia Viale, fa enorme piacere.

Perchè una parrucca può davvero far stare meglio, in ogni senso.

E nessuno, in Confartigianato, sta a pettinare le bambole.