Accettate il Consiglio (53) - Quelli che se ne vanno di Massimiliano Lussana

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27/05/2018

La legislatura è appena iniziata, ma sono già tre i parlamentari che hanno salutato la compagnia, su un totale di 951: 630 deputati, 315 senatori e sei senatori a vita.

Per gli amanti del genere, un piccolo record.

Il primo ad abbandonare la compagnia, a Montecitorio, come abbiamo già raccontato nelle scorse puntate di "Accettate il Consiglio", è stato il leghista Massimiliano Fedriga, eletto presidente del Friuli-Venezia Giulia e quindi incompatibile a norma di Costituzione. Infatti, Fedriga si è correttamente e immediatamente dimesso.

Il problema è che non c'è ancora il sostituto perchè non si è ancora costituita la giunta per le elezioni che deve indicare il suo sostituto.

Poi è toccato a Lara Magoni, bergamasca, ex azzurra di sci con alle spalle podi in Coppa del Mondo e grandi risultati ai mondiali, eletta a Palazzo Madama con Fratelli d'Italia.

Il problema è che Lara, già consigliera regionale uscente in Lombardia, è stata eletta anche all'ex Pirellone e Attilio Fontana, governatore lombardo, l'ha scelta come assessore.

Lei ci ha pensato, ha chiesto anche ai suoi elettori e ha subito deciso di abbandonare una delle due poltrone, rimanendo in Regione Lombardia e le sue dimissioni dal Senato saranno formalizzate nella prossima seduta.

Il terzo che se ne va è Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia, che ha formalizzato le sue dimissioni da deputato, precisando che sono per motivi personali e non per dissensi con Giorgia Meloni. Ma molto si è favoleggiato su un'eventuale offerta da ministro della Difesa nel governo giallo-verde che avrebbe solleticato il gigante buono del Parlamento, lo Shreck di Montecitorio, ma non Giorgia.

E poi, come in una proprietà transitiva del turn over degli eletti, dal Parlamento ai parlamentini municipali, il risultato non cambia.

Sempre "Accettate il Consiglio" ha anticipato gli addii nel gruppo pentastellato al Municipio Levante, dove sembrava che il MoVimento non riuscisse a trovare consiglieri che, dopo essere stati candidati ed eletti con le preferenze, si trovassero bene nella sede consiliare di via Pinasco.

Risultato. Era sopravvissuto solo un consigliere fra quelli originariamente eletti nel MoVimento Cinque Stelle il giorno del primo turno dell'11 giugno dello scorso anno che ha portato al ballottaggio Marco Bucci.

Ma il secondo punto dell'ordine del giorno della seduta del 29 maggio del Municipio Levante segna l'addio anche dell'ultimo pentastellato sopravvissuto alla corte di Francesco Carleo: "Surrogazione del consigliere municipale Antonio Oliveri".

Ad accorgersene per primo è stato Samuele Aiesi, leghista e segugio degli atti consiliari di Regione, Comune e Municipi.

Silenzio, parla Aiesi.