Accettate il Consiglio (59) - Il poeta delle mozioni di Massimiliano Lussana

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17/06/2018

C'erano una volta i poeti delle emozioni.

La naturale evoluzione della categoria è Guido Grillo, consigliere comunale di Forza Italia e colonna della Sala Rossa, che con il documento 51/2018 - numerazione non propriamente poetica - si può considerare a pieno titolo il poeta delle mozioni.

Nello scorso Consiglio comunale il consigliere azzurro ha infatti presentato un documento che è quasi una tesi di laurea sul centro storico, "vero e proprio concentrato di problemi", a partire dagli anni del suo spopolamento, "diventato un grande buco nero, un comodo tappeto sotto il quale nascondere tutti i problemi e le vergogne di Genova" con la conseguenza "che viene continuamente frustrato e deluso l'entusiasmo e l'impegno di chi, amando questa parte della città e attratto da false speranze, ha scelto di abitarci, investendovi tutti i suoi averi".

Seguono cinque pagine fittissime di dati e riflessioni, a partire dai problemi delle tre strade attorno a San Lorenzo.

"Fino agli anni Ottanta del secolo scorso Canneto il Lungo era un susseguirsi di negozi di generi alimentari. Qui arrivavano clienti da tutta la città, in particolare da Carignano e Castelletto, per fare la spesa, sicuri di trovare prodotti di elevata qualità e specialità introvabili altrove. In pratica, ci si trovava in un luogo a suo modo fantastico per ricchezza di colori, profumi e sapori, un luogo che pareva fatto apposta per rispondere al famoso detto "Ghe de tuttu cumme a Zena"".

E qui Grillo sembra far sciogliere in bocca i sapori, già scrivendo la mozione: "Stokkafissi e indimenticabili insalate russe, ogni genere di salumi prelibati, pregiate carni di manzo, finissime carni di agnello, teneri capponi, spezie, farine, legumi secchi, verdure fresche dell'entroterra, mostarde, vini e formaggi e poi il pane e la focaccia dal sapore diverso perché prodotti da ben cinque forni presenti e tutti attivissimi...".

Ma, aiutandosi anche con il neretto, Guido Grillo ci racconta che è come in una canzone di Lucio Battisti: Tutto questo non c'è più.

"Ora più niente, solo desolazione e sporcizia".

La soluzione?

Per Grillo è quella di trasformare Canneto il Lungo in strada delle produzioni di qualità, almeno quanto via San Bernardo deve rimanere via della movida, coniugata con la sicurezza.

E via Giustiniani in "via dell'artigianato identitario di pregio, negozi che offrono la ceramica bianco-blu di Albissola, i damaschi di Lorsica, i velluti di Zoagli, i merletti di Rapallo, le filigrane di Campo Ligure, le invetriate gialle a macchia verde che ancora si fabbricano dalle parti di Savona, le mitiche sedie chiavarine, antesignane del moderno design, gli umili, graziosissimi, macachi del presepe povero genovese, gli originali cesti e cestini ricavati dalla corteccia dei castagni e dalle tante forme funzionali al mondo contadino".

Poesia, appunto.

Emozione, mozione.