Incontro sui RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

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27/02/2019
Grande interesse di impiantisti idraulici, elettricisti, autotrasportatori e negozi di elettrodomestici per il seminario organizzato ieri da Confartigianato La Spezia sulle novità introdotte nei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il Decreto Legislativo 49/2014 infatti, dal 15 Agosto 2018, prevede un ambito di applicazione più esteso (definito Open Scope), che amplia significativamente le categorie di prodotti elettrici ed elettronici soggetti alla normativa europea: parliamo di cavi, componenti, macchinari, pompe, smart meters, caldaie e sistemi di automazione, torrette cablate, multi presa, prolunghe e adattatori di corrente, scaricatori di tensione, biciclette elettriche, montascale, led, lampade fluorescenti, navigatori satellitari GPS, router, contatori del gas elettronici, inverter, altri trasformatori e alimentatori, gruppi di continuità UPS. 
In pratica, sono RAEE ovvero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, od obsoleta e dunque destinata all'abbandono.

I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche o nocive per l'ambiente e la loro non biodegradabilità di tali apparecchi. Il recupero ed il trattamento corretto di tali rifiuti permette il recupero dei materiali di cui sono composti, come ad esempio il rame, il ferro, l’acciaio, l’alluminio, il vetro, l’argento, l’oro, il piombo ed il mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale.

La loro raccolta è prevista, normata e organizzata in base ai seguenti gruppi tipologici (e relativi codici):
R1 (Freddo e Clima), per es. frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento;
R2 (Grandi Bianchi), per es. lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, piani cottura economici, ecc.;
R3 (TV e Monitor), per es. vecchi schermi a tubi catodici CRT, moderni schermi a LED, al Plasma, e nuove tecnologie;
R4 (PED CE ITC e altro, tra cui apparecchiature illuminanti e tutte le altre apparecchiature al di fuori degli altri raggruppamenti), per es. aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer (unità centrale, mouse, tastiera), stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere, ecc.);
R5 (sorgenti luminose), per es. lampade che contengono gas (come quelle a incandescenza), tubi fluorescenti al neon, lampade a risparmio energetico, a vapori di mercurio, sodio, ioduri, o sotto vuoto.

Per spiegare le novità normative, i soggetti coinvolti, le responsabilità ed il sistema sanzionatorio, nel corso del seminario, presso la sede provinciale, sono intervenuti Enrico Taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza di Confartigianato, Fabrizio Longoni, Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE di Milano e la sua collaboratrice Sara Mussetta; Alberto Porfido, Responsabile del Centri Raee Acam/Iren.

Con il sistema "Open Scope", i produttori, gli importatori e chi vende con il proprio marchio RAEE, hanno l'obbligo di organizzare e finanziare il sistema di raccolta dei rifiuti che derivano dai prodotti immessi sul mercato nazionale per i quali non è prevista una specifica esenzione. I distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, in base alla superficie di vendita di questi prodotti, hanno invece l'obbligo di attivare la raccolta "uno contro zero" ovvero il ritiro del rifiuto anche in assenza dell'acquisto di un nuovo prodotto.
Principio fondamentale del sistema RAEE è quindi che chi inquina paga. Il finanziamento e l'organizzazione della raccolta e del trattamento dei RAEE sono a carico dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche; questi hanno costituito dei "sistemi collettivi", tipicamente in forma di consorzi volontari, in funzione del tipo di apparecchiatura o del tipo di mercato servito: dai frigoriferi alle lampade, dalle apparecchiature informatiche ai piccoli elettrodomestici. Ovviamente, trattandosi di rifiuti, tutte le fasi di gestione dei RAEE sono svolte da operatori specificamente autorizzati allo svolgimento di tali operazioni: raccolta, trasporto e trattamento.

Nel corso dell’incontro si è comunicato inoltre che la scadenza del 30 Aprile per la presentazione del MUD quest'anno è stata spostata al 22 Giugno 2019, così come riporta la Gazzetta Ufficiale del 22 Febbraio che sostituisce integralmente il modello di comunicazione della dichiarazione ambientale (MUD).

Informazioni e chiarimenti
Ufficio Ambiente, tel. 0187.286651-32
ambiente@confartigianato.laspezia.it
 

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