FGas, chieste modifiche sulle sanzioni ed anche sulla responsabilità dei venditori

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07/11/2019
E’ in dirittura d’arrivo lo schema di Decreto con le sanzioni che completano l’attuazione del nuovo Decreto FGas. Confartigianato è intervenuta nella discussione parlamentare per migliorare il testo che in alcuni aspetti appare lacunoso e troppo severo.

L'Associazione ha ribadito la richiesta di valorizzare la Banca Dati F-Gas ed ha chiesto che il Ministero dell’Ambiente intervenga sulla definizione dei contenuti minimi obbligatori da inserire nella banca dati da parte dei “venditori”, contenuti giudicati insufficienti per la piena tracciabilità degli F-Ga: la scelta di rendere facoltativo l’inserimento del codice identificativo delle macchine frigorifere produce una falla nel sistema di tracciabilità che limita l’efficacia del provvedimento ed aumenta gli oneri in capo agli installatori i quali si devono fare parte diligente per inserire i dati di macchine che sono state vendute ma che potrebbero non essere iscritte in banca dati.

Confartigianato inoltre ha sollecitato il riequilibrio del sistema sanzionatorio chiedendo una forte riduzione delle sanzioni previste per le imprese in caso di ritardato inserimento dei dati nella Banca Dati FGas: le sanzioni attualmente previste appaiono troppo elevate rispetto alla natura amministrativa della violazione.

"Le imprese - dichiara Enrico Taponecco, funzionario di Confartigianato - hanno fatto un percorso di formazione e di certificazione delle proprie competenze e sono le sole qualificate ad operare sulle apparecchiature e sulle macchine frigorifere". 

Deve essere chiaro - prosegue Taponecco - che in fase di acquisto, installazione, manutenzione e smantellamento delle apparecchiature e delle macchine frigorifere, tutti devono rivolgersi ad un impiantista qualificato, abilitato presso la Camera di Commercio ed in possesso delle certificazioni FGas. Molti cittadini che hanno un impianto di climatizzazione forse non si rendono conto che affidandosi a personale non qualificato possono essere multati con una sanzione molto elevata".

Il primo fondamentale snodo per i controlli sono i venditori che attraverso il rigoroso adempimento dei propri obblighi possono garantire la piena tracciabilità delle macchine e degli FGas, oltre che svolgere anche un prezioso ruolo di informazione dovendo chiedere agli utilizzatori finali una dichiarazione contenente l’impegno che l’installazione sarà effettuata da un’impresa certificata. Ogni impresa, dal rivenditore all'installatore, deve sentirsi responsabilizzata verso comportamenti virtuosi a difesa dell’ambiente ed della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per limitare e prevenire, in tal modo, effetti indesiderati sul clima. Installatori e manutentori di Confartigianato ci sono, mettendo tutti i giorni la propria professionalità al servizio dei cittadini per contribuire al controllo di prodotti e sostanze che, in caso di uso improprio, sono dannose per l’ambiente e per la salute.

Ricordiamo che dal 25 Luglio scorso i venditori di gas fluorurati ad effetto serra e di apparecchiature non ermeticamente sigillate contenenti tali gas, sono tenuti a comunicare i dati di vendita: tipologia di apparecchiatura, numero e data della fattura o dello scontrino di vendita, anagrafica dell’acquirente che se è un privato cittadino deve rilasciare una dichiarazione con l’impegno che l’installazione sarà effettuata da un’impresa certificata.

Dal 25 Settembre 2019 le imprese e persone in possesso di certificato devono comunicare i dati relativi agli interventi di installazione, controllo delle perdite, manutenzione, riparazione e smantellamento, svolti su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero, su apparecchiature fisse di protezione antincendio e commutatori elettrici.