Giovani liguri tra i più “attivi” d'Italia. Meglio della Liguria solo la provincia autonoma di Bolzano

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02/05/2012

La Liguria non si sottrae al fenomeno dei Neet, giovani che non lavorano né studiano, ma il tasso di inattività cresce a un ritmo più lento (+2,8%) rispetto al resto d'Italia (+3,2%). 

Liguria al penultimo posto, dopo la provincia autonoma di Bolzano, per tasso di inattività dei giovani tra il 15 e i 29 anni. È quanto emerge dall’elaborazione effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato sulla base di dati Istat che ha analizzato il fenomeno dei Neet, Not in education, employment or training, tra il 2007 e il 2010. I giovani liguri che né studiano, né lavorano sono cresciuti “solo” del 2,8% contro la media nazionale del 3,2%.

Nel 2011 il tasso di occupazione in Italia per la fascia di età 15-64 anni è pari al 56,9% e risulta in calo rispetto al 2007 di 1,7 punti percentuali. I tassi più alti si rilevano in Provincia Autonoma di Bolzano (71,0%), Emilia-Romagna (67,9%), Valle d’Aosta (67,0%), Provincia Autonoma di Trento (66,1%) e Veneto (64,9%). Quelli più bassi si rilevano in Campania (39,4%), Sicilia (42,3%) e Calabria (42,5%). Tra il 2007 e il 2011 il tasso è in calo in tutte le regioni tranne nella Provincia Autonoma di Bolzano dove aumenta dell’1,2%: le diminuzioni meno intense sono nella Provincia Autonoma di Trento (-0,2 punti percentuale in meno), in Liguria (-0,5 punti in meno) e in Piemonte (-0,6 punti percentuali) mentre quelle più pronunciate si registrano in Campania (-4,3 punti in meno), nel Molise (-3,0 punti in meno) e in Calabria (-2,4 punti in meno).

Nel 2011, in Liguria, gli occupati tra i 15 e i 64 anni erano il 63,2% della popolazione. In crescita, tra il 2007 e il 2011, la disoccupazione, ma a un tasso dell’1,5%, inferiore rispetto alla media nazionale del 2,3%. «In confronto a un preoccupante aumento degli italiani inattivi cresciuti del 2,6% nell’ultimo quinquennio  – spiega Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – la Liguria registra, nello stesso periodo, un "virtuoso" calo dell’1,7%, valore che la posiziona tra gli ultimi posti in Italia, insieme alla provincia di Bolzano, alla Sardegna e al Piemonte. In un quadro economico complessivamente negativo anche i dati regionali sull’occupazione evidenziano un posizionamento migliore della Liguria rispetto al resto d’Italia». Nel 2011 i liguri inattivi tra i 15 e i 64 anni sono circa 5.700 in meno rispetto al 2007. Parallelamente, cresce il tasso di attività nella regione: +0,5%, contro un calo medio nazionale dello 0,3%. «L’incidenza dell’artigianato sull’occupazione totale in Liguria – evidenzia Costi – è pari al 13,8%: su 630 mila lavoratori liguri, quasi 90 mila sono impiegati nell'artigianato, concentrati soprattutto nei settori dei servizi e delle costruzioni». 

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