LE ASSOCIAZIONI DIFENDONO I RIMESSAGGI SUL FIUME MAGRA

Tempo di lettura: 2 minuti
05/12/2009

Piano della Nautica come occasione per dare ordine e per fare impresa finalmente con tranquillità: queste le parole più volte spese, anche a mezzo stampa, dalle Imprese della Nautica del Fiume Magra negli ultimi tre anni. Eppure ieri abbiamo letto titoli e articoli che potrebbero laciar intendere che le imprese della nautica che operano sul fiume Magra, operano nell’illegalità. Ciò non è, in questi anni sforzo comune delle imprese, associazioni di categoria ed enti locali è stato quello di adeguarsi alle norme dettate dal parco, rispettare l’ambiente ed il fiume che sono un patrimonio per il nostro territorio e le sue imprese. Ci sembra doveroso sottolineare, così come già fatto nel Gennaio scorso in un tavolo con Provincia e Prefettura, all’indomani dell’alluvione , quando le imprese erano ancora sommerse dal fango, che i controlli fossero mirati e non a tappeto, onde evitare di fare di tutta un’erba un fascio. Le imprese, oggi messe sotto i riflettori, operano in queste aree da decenni ed hanno tutte presentato, così come norma vuole, la richiesta di condono nel lontano 1984. Queste richieste, non per colpa delle imprese, ancor oggi non hanno avuto risposta e dai Comuni interessati ma, grazie al Piano della Nautica, che prevede la presentazione di progetti di risistemazione, è finalmente possibile accellerare l’iter. Comuni come Ameglia che ha dato un ordine al tutto, procedendo a risposte ed approvando progetti nuovi e, in alcuni casi dato dinieghi, mentre aree come quella di Senato, Comune di Lerici, restiamo in attesa di “Notizie”. Ma a beffa si aggiunge beffa, come si dice, e le imprese che insistono su quest’area ieri si sono trovate sui giornali, additate come “quelle degli abusi”, senza distinguo tra chi con forte volontà ha negli anni operato correttamente e seguito tutte le strade possibili per potere mettersi in pari con le regole del Parco e non solo e chi invece sfruttava la deregulation. Adesso le imprese reduci da tre piene in due anni, da una stagione estiva faticosa alla vigilia di una preoccupante stagione invernale rischiano di essere intese come le responsabili di quanto accaduto in questi anni sul fiume Magra e che tutti, auspichiamo, non debba più riproporsi. 

Categorie: 
Nautica
Trasporto su acqua