Nell’ambito del DL n. 18/2020, c.d. “Decreto Cura Italia”, il Legislatore ha previsto il riconoscimento di un’indennità pari a € 600 a favore “dei lavoratori le cui attività stanno risentendo dell’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19”
Soggetti aventi diritto
-lavoratori autonomi titolari di partita IVA “attiva” al 23.2.2020 (spetta anche ai partecipanti di studi associati / società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all’art. 53, comma 1, TUIR. Sono esclusi dall’agevolazione in esame i lavoratori autonomi iscritti ad Albi e alle rispettive Casse di previdenza professionale, ad esempio, Inarcassa, CNPADC, quindi commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, architetti, ingegneri, ecc.);
-lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29) ai lavoratori agricoli (art. 30) e dello spettacolo (art. 38)
-soggetti titolari di rapporti di co.co.co. “attivi” alla medesima data;
-lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago (sono ricompresi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri iscritti nelle relative Gestioni).
L’indennità spetta quindi ai titolari di ditte individuali, ai soci di società di persone e ai collaboratori di imprese familiari.
Soggetti esclusi
Non spetta agli agenti e rappresentanti di commercio in quanto iscritti anche all’ENASARCO;
non spetta ai lavoratori iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie non titolari di un trattamento pensionistico, ad esclusione della Gestione separata INPS:
inoltre, non potranno beneficiare della misura a sostegno del reddito le attività identificate come essenziali nel DPCM del 11 marzo 2020, come: le farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari di prima necessità, edicole, ecc.
Caratteristiche dell’indennità
L’ indennità di € 600,00:
· sono riconosciute per il mese di marzo;
· non concorrono alla formazione del reddito (non sono tassate);
· non sono tra loro cumulabili e non spettano ai percettori di reddito di cittadinanza.
Ipotesi
Ci sarebbe, tuttavia, la volontà del Governo di estendere la misura di sostegno anche a alle categorie di autonomi esclusi, con un reddito contenuto entro determinati limiti.
In ogni caso, a questi professionisti potrebbe essere riconosciuta una quota del “Fondo per il reddito di ultima istanza”, istituito dall’art. 44 del D.L. n. 18/2020 per i casi di cessazione, riduzione o sospensione dell’attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria.
Tale fondo è stato pensato “come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini” (comunicato stampa n. 37/2020 della Presidenza del Consiglio).
Si ritiene che l’INPS potrebbe verificare se il lavoratore è iscritto alla relativa gestione previdenziale, se è in regola con i versamenti, se la tipologia di attività svolta rientra fra quella per cui spetta l’indennità e poi procederà alla liquidazione del bonus da 600 euro.
Il limite di spesa per l’anno 2020 non potrà superare i 103,8 milioni di euro. Essendo stanziato un limite di spesa per ogni categoria, è presumibile che qualora le domande superino gli importi previsti l’indennità verrà ridotta in proporzione.
Precisazioni
Il modulo allegato alla mail del 26 marzo 2020 sotto riportata non è la domanda da inoltrare all’INPS.
Nel caso in cui i nostri uffici non fossero autorizzati ad inoltrare la domanda come intermediari, la richiesta del PIN personale può essere effettuata:
- attraverso il sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN” (opzione attualmente in via di definizione);
- oppure attraverso il Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on line per le sole prestazioni sopra individuate.
Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, è invitato a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.
La procedura è in fase di completamento e in continuo aggiornamento.
Appena avremo nuove e più approfondite informazioni, sarà possibile fornire ulteriori chiarimenti e sarà nostra cura inoltrare tempestivamente una nuova informativa.
Gli uffici di riferimento sono:
Andora_ P.zza Santa Caterina
andora@confartigianato.savona.it
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loano@confartigianato.savona.it
Albenga Via Mameli 14
albenga@confartigianato.savona.it
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Cairo Montenotte P.za della Vittoria
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Varazze Palazzo Beato Jacopo 1
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