Sei pronto alla “Fase 2”, rivolgiti a Confartigianato per adeguare la tua azienda a rispettare protocolli sanitari e lavorare in sicurezza

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23/04/2020

“Come Associazione chiediamo linee guida chiare e semplici, che tutelino realmente la salute di lavoratori, soci e clienti, gli imprenditori sono pronti a fare la loro parte ma non graviamo le attività con nuovi adempimenti rispetto al protocollo delle parti sociali” lo chiarisce subito Enrico Taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato.

A giorni inizierà la Fase 2, cosa cambierà per le piccole imprese?

“In questa fase, secondo le modalità e le tempistiche che il Governo ci indicherà, le imprese potranno tornare a lavorare dopo un lungo periodo di chiusura”.

Confartigianato come potrà aiutare gli imprenditori in questa fase?

“Il nostro personale è pronto, fin da subito, a consigliare ed accompagnare le imprese ad attuare le giuste misure di contenimento del virus Covid-19. Misure che hanno lo scopo di contrastare e diffondere al minimo la diffusione del virus. Le imprese devono diffidare di chi propone adeguamenti a dir poco improponibili e la redazione di documenti utili solo ai consulenti e che non servono in pratica a niente. Affidarsi a Confartigianato permetterà agli imprenditori di adeguarsi correttamente al rispetto della normativa ed anche e soprattutto di attuare le misure operative e pratiche che possono evitare il contagio dei lavoratori”.

Quali accorgimenti dovranno prendere le imprese?

“Mascherine, guanti, rispetto delle distanze e gel igienizzante sono le misure minime da adottare che devono essere comunque valutate caso per caso in funzione delle attività svolte. Barriere distanziatrici, misuratori di temperatura e diverse procedure di lavoro devono essere adottate solo quando le condizioni di lavoro od i protocolli governativi lo richiedono”.

Verranno predisposti “protocolli” per le diverse categorie?

“I protocolli che alla data attuale sono stati elaborati, sono quelli relativi agli ambienti di lavoro, ai cantieri edili ed ai trasporti. Siamo in attesa, in questi giorni, della pubblicazione di ulteriori protocolli operativi con gli obblighi e le istruzioni per poter lavorare in sicurezza”.

Quali saranno le categorie che dovrete maggiormente aiutare?

“Tutte le imprese, chi più chi meno, stanno risentendo degli effetti del lockdown. Sicuramente le attività che forniscono servizi alla persona come i centri estetici ed i parrucchieri dovranno radicalmente rivedere il modo in cui fornire i propri servizi. Allo stesso modo i bar e la ristorazione tutta si troveranno davanti ad una nuova importante sfida, quella di continuare a lavorare rispettando le prescrizioni in materia di contrasto della diffusione del virus. Per queste imprese in particolare, ma anche per tutte le altre, la concreta attuazione delle misure necessarie può fare realmente la differenza tra sopravvivere o chiudere. Compito di Confartigianato sarà anche quello di trovare le migliori soluzioni effettivamente realizzabili”.

L'Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato è a disposizione delle imprese per consulenze, approfondimenti, predisposizione della documentazione necessaria, tel. 0187.286632 – e-mail: sicurart@confartigianato.laspezia.it
 

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