Rete Imprese Italia e Confindustria chiedono al Comune della Spezia risposte sulla Tari

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17/07/2020

Rete Imprese Italia (che rappresenta unitariamente le Associazioni della piccola e media impresa di CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) insieme a Confindustria hanno deciso di incontrare la stampa stamani per esprimere la forte preoccupazione delle imprese sul problema della TARI.

Di fronte alle difficoltà del sistema delle imprese chiediamo al Comune della Spezia di dare risposte immediate in riferimento al tema Tari.

Mentre Levanto taglia a tutti il 50% della Tari 2020, Porto venere il 30% e altrettanto si prepara a fare Lerici, con Varese Ligure, Castelnuovo Magra, Riomaggiore ed altre amministrazioni che stanno provvedendo in tal senso, non solo non è ancora pervenuta da parte del comune capoluogo una concreta proposta di riduzione, ma sono state inoltrate a tutti gli operatori le cartelle, confermando l’importo dello scorso anno, solo accompagnate da una generica comunicazione e senza tener conto di quanto previsto dalla deliberazione di ARERA (Delibera 05 maggio 2020 - Adozione di misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, anche differenziati, urbani ed assimilati, alla luce dell’emergenza da COVID-19).

Lamentiamo che per le attività non domestiche si poteva rinviare l’inoltro a settembre con un quadro più chiaro che avrebbe permesso di quantificare l’eventuale riduzione.

In questi anni anche il mondo delle imprese ha partecipato con impegno alla raccolta differenziata permettendo di raggiungere al Comune della Spezia risultati importanti, impegno riconosciuto dalla stessa amministrazione, ma che non ha prodotto al momento benefici negli importi richiesti.

Il mondo delle imprese, che ha dovuto chiudere le attività in seguito ai DPCM del Governo, si aspetta che vengano adottati provvedimenti di totale esenzione del pagamento di un servizio che, loro malgrado, non hanno potuto utilizzare.

Rete Imprese Italia e Confindustria chiede lo slittamento generalizzato al 30 settembre per il pagamento delle rate degli utenti non domestici.

Chiediamo inoltre un gruppo di lavoro congiunto per studiare l’applicazione della delibera Arera e possibili risparmi per le utenze non domestiche.
 

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