Abbiamo ottenuto l'esenzione dal Sistri delle imprese sino a 10 dipendenti ma la battaglia continua

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03/11/2014

«Da anni sosteniamo che il Sistri è inadeguato per le piccole imprese, ma ancor di più per le esigenze del Paese» spiega Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato. «Con grandi difficoltà siamo riusciti a limitare la platea dei soggetti obbligati ad aderire a questo sistema escludendo le piccole imprese fino a dieci dipendenti; rimangono compresi invece i trasportatori ed i gestori di rifiuti pericolosi. Sono stati cinque anni di autentiche battaglie. Il Sistri è un sistema di tracciabilità dei rifiuti oneroso e complesso, inapplicabile per la tipologia delle imprese italiane». Dal prossimo 1° Gennaio 2015 terminerà il periodo transitorio di sospensione delle sanzioni e quindi, salvo ulteriori proroghe, il sistema diventerà pienamente operativo. «Per questo motivo – prosegue Menchelli - abbiamo pensato di dedicare una apposita newsletter al Sistri e alle sue problematiche per dare la possibilità alle imprese di contattarci e mettersi in regola in tempo per l'entrata in vigore delle sanzioni. Invitiamo le aziende a contattare il nostro Ufficio Ambiente, anche solo per informazioni e maggiori chiarimenti». «La nostra battaglia contro il Sistri va avanti – conclude il direttore di Confartigianato - a livello nazionale, il Sistri - applicato a 300mila imprese - è costato in questi anni 250 milioni di euro, pagati per un sistema che non ha mai funzionato. Per combattere davvero l'inquinamento e gli illeciti ambientali, serve maggiore efficienza, trasparenza , economicità e un utilizzo semplice e immediato. Sino a Gennaio Confartigianato continuerà in tutti i tavoli istituzionali a puntare alla rottamazione definitiva del Sistri, sostituendolo con un sistema gratuito ed a misura di piccola impresa».
 

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