Il paradosso della sanità in Liguria: tutto ok, ma a spese delle imprese

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12/10/2010

Per il presidente di Confartigianato Liguria Grasso:
“Irap e ritardi nei tempi di pagamento sono una doppia mazzata sulle pmi”

 

I liguri sono soddisfatti dell'assistenza medica del servizio sanitario regionale? Si direbbe di sì. Almeno da quanto emergedallo studio di Confartigianato Persone che ha messo sotto la lente d’ingrandimento la qualità, l’efficienza e la prevenzione nella sanità italiana tra il 2001 e il 2008. Il 97,1% degli utenti intervistati dall'ufficio studi di Confartigianato ha espresso piena soddisfazione per il lavoro svolto dai medici degli ospedali delle cinque Asl liguri. La Liguria, sempre secondo Confartigianato, si piazza così al primo posto in Italia per grado di soddisfazione dell'utenza, seguita dall'Umbria (95,3%), dalla Valle d'Aosta (94,7%) e dalla Puglia (93,2%).

 Se la percezione da parte degli utenti del servizio ospedaliero è buona con punte di eccellenza, quasi ottimo è lo stato della gestione rilevato dai controlli dei Nas (dati Ispesl su fonte dossier Nas 2007 rielaborati dall’Ufficio studi Confartigianato). Su 21 strutture ispezionate, solo in un caso è stato rilevato un illecito alle normative in fatto di igiene e sicurezza. Certo il campione non è alto: 21 controlli contro i 99, per esempio, in Lombardia, gli 84 nel Lazio e gli 81 in Sicilia. A conti fatti comunque anche la Liguria può vantare un veniale 4,8% di strutture con illeciti, la più bassa percentuale in Italia, un misero 10% della media nazionale (48,9% delle strutture).

Tuttavia le dolenti note non mancano e se si guardano le voci che più direttamente riguardano le pmi la pillola da ingoiare in fatto di sanità rimane dal gusto amaro. Le imprese, infatti, si trovano tra l'incudine e il martello rappresentati dall'Irap e dai tempi di pagamento, ancora troppo lunghi, di Asl e ospedali.

«Un problema purtroppo diffuso non solo nel settore sanitario – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – ma in tutta la pubblica amministrazione, e che rischia, soprattutto in tempi di crisi, di dare la mazzata finale a molte micro e piccole imprese».

Il totale dovuto da Asl e ospedali liguri ai propri fornitori si aggira sui 523 mila euro, circa 70 mila euro in meno di quanto riscontrato a dicembre 2008. L'Irap, pagata da ditte individuali e società di persone, ammontava, nel 2007, a 174 milioni di euro (elaborazione ufficio studi Confartigianato su dati dei ministeri dell'Economia e della Salute).

«L'Irap in Italia –  commenta Grasso – contribuisce a sostenere le spese del sistema sanitario nazionale. Le nostre imprese subiscono oltre al danno la beffa: finanziano le Asl e gli ospedali pagando l'Imposta regionale sulle attività produttive, ma vengono beffate quando sono costrette ad attendere mesi e mesi per il pagamento dei servizi svolti per le strutture sanitarie».

 

Nel documento di programmazione economico-finanziaria della Regione Liguria per il triennio 2011-2013 si stima che entreranno nelle casse regionali, sotto forma di Irap, 919 milioni di euro nel 2011, 943 nel 2012 e 971 nel 2013.

In allegato, il testo completo del comunicato stampa e lo studio sulla sanità italiana redatto dall'Ufficio studi Confatigianato.

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