Donazione e distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietà sociale - Nuova legge sulla limitazione degli sprechi

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13/09/2016

Entrerà in vigore domani, 14 settembre, la Legge 19 agosto 2016 n.166, in materia di donazione e distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.

Obiettivi principali della norma sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per assistenza agli indigenti. Al contempo si favorisce il recupero di prodotti farmaceutici e altri a fini di solidarietà sociale. Importante anche il contributo alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente, riducendo la quantità di rifiuti biodegradabili indirizzati allo smaltimento, e all’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi alimentari.

Qui di seguito le principali misure previste:

- CESSIONE DI ECCEDENZE ALIMENTARI

Art.3 definisce le modalità di cessione delle eccedenze alimentari, da parte degli operatori del settore alimentare ai soggetti donatari. Per “eccedenze alimentari” sono intesi quei prodotti alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza, rimangono invenduti per varie cause.
Lo “sprecoalimentare” consiste in un quantitativo di prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari, ancora commestibili, che vengono scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali, estetiche o perché in prossimità della data di scadenza.
La cessione delle eccedenze alimentari destinate al consumo umano deve essere gratuita e rivolta prioritariamente alle persone indigenti,mentreleeccedenzenonidoneepossono essere cedute per il sostegno degli animali o per altre destinazioni, come il compostaggio.

All'Art. 4 è previsto che la cessione delle eccedenze alimentari sia consentita anche oltre il temine minimo di conservazione, data entro la quale il prodotto con imballaggio integro conserva le proprietà specifiche organolettiche con possibile ulteriore trasformazione, nel rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza e della data di scadenza.
Sono poi previste specifiche disposizioni per i prodotti finiti della panificazione e per i derivati dagli impasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamento termicoeche dopo le ventiquattro ore dalla produzione possono essere ceduti.
Secondo l’Art.5 l’OSA (operatore del settore alimentare) deve garantire i requisiti igienico-sanitari dei prodotti in cessione provvedendo alla corretta conservazione delle eccedenze alimentari.

L'Art.6 prevede specifiche norme per consentire il riutilizzo da parte degli enti pubblici e degli enti privati ONLUS con finalità solidaristiche dei prodotti alimentari oggetto di confisca da parte delle autorità pubbliche con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.

All’Art.7 i soggetti di cui sopra nonché gli OSA, ciascuno per la partedicompetenza, sono tenuti a garantire, anche mediante specifici manuali di corretta prassi operativa, un corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e impiego degli alimenti oggetto di distribuzione gratuita agli indigenti.

- RAFFORZATO IL TAVOLO PERMANENTE DI COORDINAMENTO DEL MIPAAF: 2 MILIONI DI EURO AL FONDO PER ACQUISTO DI ALIMENTI.

Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf con l’integrazione delle funzioni e della sua composizione, per la predisposizione di proposte per la gestione del Fondo destinato alla distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, che viene rifinanziato in base per un importo pari a 2mln.di euro, e di progetti per ridurre gli sprechi nonché l’elaborazione di proposte per informare, sensibilizzare e prevedere appositi incentivi per la donazione e del recupero di eccedenze alimentari:

Oltre a queste funzioni il tavolo potrà studiare progetti innovativi per la limitazione degli sprechi alimentari e l’utilizzo delle eccedenze anche favorendo l’aggregazione di iniziative a carattere pubblico e privato.

- PROMOZIONE INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI ALIMENTARI

Realizzata attraverso campagne di comunicazione finalizzate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del mondo dell’imprese sulle conseguenze negative degli sprechi alimentari e per incentivare la prevenzione della produzione di rifiuti alimentari.

Sempre con finalità di ridurre lo spreco di alimenti le Regioni possono predisporre accordi indirizzati alla promozione di comportamenti virtuosi nelle attività di ristorazione quali la messa a disposizione di recipienti riutilizzabili che consentano ai clienti l’asporto degli avanzi di cibo.

- LINEE GUIDA PERLA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI ALIMENTARI NELLE MENSE PUBBLICHE

- SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE CONTRO LO SPRECO: FONDO DA 1 MILIONE DI EURO AL MIPAAF

- SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA

Donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario contenute nella legge. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all’amministrazione finanziaria. Le disposizioni si aggiungono a quelle già contenute nella legge di Stabilità 2016 che ha alzato la soglia del valore della donazione da 5 a 15 mila euro al superamento della quale scatta l’obbligo di comunicazione. In ogni caso per i beni alimentari altamente deperibili non sussiste l’obbligo della comunicazione.

- POSSIBILITA’ PER I COMUNI DI INCENTIVARE CHI DONA AGLI INDIGENTI CON UNOSCONTO TARI

I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti (TARI) alle utenze non domesti che relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti. La riduzione sarà proporzionale alla quantità di prodotto oggetto della donazione purché certificata.

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Alimentazione